• Quando legarsi diventa un piacere.

      Nella traduzione letterale italiana la parola “Bondage” viene tradotta come “schiavitù” per indicare un insieme di pratiche sessuali dal retrogusto voyeur basate sulla costrizione fisica. In sostanza i partner che vi aderiscono a turno si sottomettono e accettano di restringere la propria libertà fisica con il risultato di rimanere immobili, non vedere, non parlare e spesso neanche sentire. Come oggetti del desiderio troviamo catene, moschettoni, corde, cappucci, bavagli, corsetti e in extremis gabbie. Questo repertorio di oggetti permette di provare un piacere estremo che da voce alle diverse fantasie sessuali che si vogliono mettere in atto. Gli aspetti fondamentali di questa pratica sono la sofferenza dell’esposizione, della vergogna e del controllo.

      Perchè secondo voi molte fantasie sessuali femminili e maschili fanno riferimento all’atto dell’immobilizzazione. Qual’è la molla che scatena secondo voi questa mistica attrazione per le corde?

      Lo vedete come un atto di trasgressione o pensate che in qualche modo appartenga naturalmente alla logica dei meccanismi amorosi?

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