• L’ANGOLO DELLE INTERVISTE – SPH: “LA SINDROME DEL PENE PICCOLO”

      Proponiamo di avviare una nuova rubrica di Senza Maschere che si chiamerà parlami di te.

      Questa iniziativa ha lo scopo di far conoscere a tutti noi, le Miss/Master e sub del gruppo…uno spazio dove si può parlare con assoluta serenità della propria sessualità.

      Ringraziamo Alberto Strano e Maurizio Maggio di averci concesso l’intervista.

      Entriamo nel mondo femdom.

      Sph è l’acronimo di small penis humiliation. Rientra, nel mondo delle parafilie, tra quelle denominate risiblefilie ovvero in vui vi è un’attrattiva per il ridicolo. Questa parafilia, va controcorrente, rispetto a tante altre come la podofilia. Nel feticismo del piede, ad esempio, lo schiavo si rende attivo nel venerarlo, adorarlo, ecc… il focus non è lo schiavo ma la Mistress e la bellezza dei suoi piedi e capacità di usarli. In questa parafilia, invece, il focus si sposta diventando lo schiavos stesso, o per meglio una sua parte

      Come pratica bdsm nasce negli stati uniti per poi diffondersi ovunque. Agli albori, come pratica ad appannaggio delle cam, poi trasportata in sessione. Come si pratica? Si parte da un’umiliazione verbale del pene, fino a una sua umiliazione fisica che può realizzarsi con il trampling, colpendolo, impedendo l’erezione con una cintura di castità maschile, ecc…

      L’ Sph è una pratica dalla forte carica emotiva, a mio avviso, inquanto in opposizione a una struttura concenttuale e sociale dominante rispetto alla virilità maschile.

      Nel rapporto uomo donna, la manifestazione e il riconoscimento della potenza sessuale maschile, costituisce un baluardo (nella società). In questa pratica invece, si tende a deriderlo, sminuirlo, svilirlo.

      • 1) Lo 1,5 percento degli uomini rientra nella categoria dei micropeni, non sei l’unico, come ti chiami, età, indole, e dove vivi?

        Alberto Strano:
        Ho 43 anni mi chiamo Alberto e sono della provincia di Napoli

        Maurizio Maggio:
        Ho 51 anni, Maurizio è il mio vero nome e abito in provincia di Caserta. Sono bottom.

        • 2) Partiamo dalle tue dimensioni…

          Alberto Strano:
          3cm 5 cm

          Maurizio Maggio:
          circa 11 cm eretto e 4 cm flaccido

          • 3) Quando ha smesso di crescere, il tuo pene?

            Alberto Strano:
            A venti anni

            Maurizio Maggio:
            Non l’ho misurato con costanza, ma credo a 19-20 anni

            • 4) Quando ti sei reso conto che era più piccolo del normale?

              Alberto Strano:
              quando non riuscivo ad accoppiarmi perfettamente con una donna

              Maurizio Maggio:
              Da sempre praticamente, da quando iniziai a fare il confronto con quello dei miei amici

              • 5) Mentre stavi diventando grande, come ti sentivi pensando al tuo pene?

                Alberto Strano:
                pensavo che rientravo nella normalità anche perché tutto il resto funzionava

                Maurizio Maggio:
                Nulla in particolare, non ho mai stata una cosa drammatica per me, anche se cercavo di evitare le docce degli spogliatoi quando frequentavo la palestra, sapendo quanto erano bulli i miei amici.

                • 6) Vorresti avere il pene più grosso?

                  Alberto Strano:
                  Marco Falco almeno un poco in più

                  Maurizio Maggio:
                  A volte si, ma dovrei avere rapporti per risponderti con sicurezza. Magari per qualcuna il mio è sufficiente per un’altra no. ma nel complesso direi che mi accontento.

                  • 7) In base alla tua esperienza, le dimensioni contano davvero?

                    Alberto Strano:
                    senza dubbio

                    Maurizio Maggio:
                    Ho solo esperienze femdom, quindi la lunghezza è relativa. Ma come ho risposto nella precedente domanda, credo che dipenda da donna a donna

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