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Sottomesso e cornuto
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Sono Daniele, abito nella provincia di Cagliari e convivo con la mia ragazza Elisabetta abbiamo io 27 anni e lei 25, stiamo insieme da 5 anni e tra noi è andata sempre bene.
Nel sesso siamo sempre stati molto affiatati: mai nessun problema ma sempre molto classici; purtroppo poco orale e praticamente niente anale, però non ci si lamenta.
Io sono un ragazzo che veste sempre molto normale e dal carattere molto tranquillo e pacato, mentre a lei piace sempre vestirsi di tutto punto per ogni occasione e molte volte in maniera molto sexy. Elisabetta di carattere è una ragazza molto solare, intraprendente e divertente e ama mettersi in mostra soprattutto quando andiamo in disco con amici e si mette a ballare in pista.
Fisicamente io sono alto 1,80 capelli e occhi castani, 80kg e faccio palestra anche se la pancetta resta; mentre lei è 1,65, capelli e occhi castani, 49kg fisico molto sensuale e longilineo e porta una 2a di seno.
Dopo tanto lavoro arrivo alle mie meritate ferie dove potrò rilassarmi con lei in una casa di famiglia che abbiamo nell’entroterra sardo da dove possiamo raggiungere con facilità molte zone marittime. Pure lei è impaziente di partire e finalmente è arrivato il fatidico giorno: preparate le valigie partiamo e arriviamo a destinazione dopo 2 ore dopo e una volta a casa subito prepariamo il pranzo.
Due bistecche e un buon vino, guardandoci Cruel Intention via streaming, quando lei scherzando a un certo punto fa:
“Ma che pazzie… e pensare che ci sono certe persone che sono così malate”.
Nel mentre bevendo, un po’ di mirto e essendo un po’ su di giri entrambi, io rispondo:
“Beh un po’ porci nella vita bisogna esserlo”
Lei replica: “Vabbè non penso che tu ti possa lamentare”
Io: “Vabbè un po’ più di pepe in più non guasterebbe”
Allora lei mi risponde: “Mi vuoi più porca? Benissimo allora facciamo un gioco solo per oggi: testa o croce, se esce testa io prendo l’iniziativa e tu fai il bravo ragazzo di casa che deve stare a ciò che dico e faccio io; mentre se esce croce facciamo il contrario, così vediamo che succede, come una sorta di 50 sfumature…”
A quel punto mi trovai spiazzato: non mi sarei mai aspettato una sua proposta del genere, ma decido che va bene.
Tiro della moneta e … TESTA !
Peccato: in cuor mio speravo uscisse croce.
Lei guarda la moneta e subito dice: “mmmm … come gioco mi sa che gira bene per me”
“Eh si ho notato”
“Dai, si incomincia: allora fino a domani mattina tu dovrai chiamarmi Signora”
“Sì Signora”
“Bravissimo … dunque tu inizia a spogliarti completamente … poi una volta nudo tu vai a lavare i piatti e nel mentre io mi metto qualche cosa un po’ più a tema”
“Sì Signora”
Elisabetta sparisce in camera e io, spogliato completamente mi appresto a lavare i piatti.
Lei torna con un vestitino leggero con le bretelle, nero aderente sopra mentre dal ventre parte la gonna, larga ma che arriva fino a poco sotto il sedere. Lo conoscevo già quel vestito, ma lo aveva indossato solo una volta perché diceva che sembrava che si alzasse sempre la gonna mostrando il suo sedere; e in effetti aveva ragione, ma le stava benissimo. Il tutto accompagnato a un tacco 12 e spudoratamente senza reggiseno: essendo il vestito molto leggero metteva in risalto i suoi capezzoli dietro la stoffa.
Io ero tutto su di giri e cercavo di lavare il più in fretta possibile i patti per correre da lei. E mentre lavavo i piatti mostravo già una chiara e potente erezione.
Lei si siede a guardare la tv e sorseggiando un altro mirto mi dice che avrebbe avuto un premio per me.
Una volta che ebbi finito di lavare e asciugare per bene piatti, posate, bicchieri e stoviglie Elisabetta mi dice:
“Bravissimo!!!! Ti meriti un premio…”
Io entro nel personaggio divertito, rispondendo ormai con naturalezza il fatidico “Sì Signora”
Lei allora mi versa un bicchiere da cucina pieno di mirto e mi ordina: “Siediti nel divano”
“Sì Signora”
“Ora bevi il mirto, ma quando stai per venire lo devi aver finito tutto…”
“Sì signora”
Allora lei con fare sexy s’inginocchia e accarezzandomi le cosce mi guarda con uno sguardo voglioso… E’ letteralmente fuori, sia per la voglia e sia per l’alcool.
Così inizia a leccarmi le palle e a leccarmi lungo il cazzo, per poi farlo sparire con avidità nella bocca lussuriosa e iniziando a succhiarmelo per bene.
Non sono un superdotato, ho una dimensione media, lei non ha bisogno d’impegnarsi tanto per prenderlo tutto in bocca fino alla base.
Io ero in estasi e pur tenendo il bicchiere in mano mi dimentico di bere, intento a guardare la sua opera. D’improvviso realizzo: “cazzo, sto per venire!!!!” e allora prendo e bevo d’un fiato fino quasi in fondo.
Lei a questo punto prende smette e si alza.
Io, stupito, le dico: “Ma che fai!?!?!?”
Lei mi dice: “Il gioco e mio e decido io!” e riempie un altro bicchiere di mirto e mi fa: “Ora bevi anche questo per punizione”
Io quasi d’impulso rispondo: “Mi scusi Signora, eseguo”
Così facendo bevo d’un fiato e sento già la testa pesante. Lei se ne accorge e mi dice:
“Perfetto… devi essere innocuo tra le mie mani… sennò che gusto c’è!?!? Ora in ginocchio devi fare quello per cui sei fatto”
“Cioe!?!?”
“Servirmi, da bravo schiavetto…”
Così dicendo mi mette la mano nella nuca e con fare d’invito l’avvicina tra le sue cosce, le apre con fare volgare e mi si mostra la sua figa con la strisciolina ben curata. Io, quasi ipnotizzato, mi ci fiondo delicatamente.
Era un mix tra alcool e voglia visto che non ero venuto, ma mi ci dedicai tutto me stesso… leccando tutto e quasi affogando per succhiare tutto e per bene, muovendo con cura la lingua.
A un certo punto viene gemendo a voce alta e tenendomi forte la faccia tra le gambe, mentre io m’impegnavo sempre di più.
A quel punto penso di staccarmi, ma lei mi riprende la faccia spingendola di nuovo in mezzo e dice:
“Che fai!?!? Devi continuare, e in silenzio! Devi farmi impazzire!”
“Scusi Signora” e continuo a soddisfarla.
Non per quanto, passa tantissimo tempo.
Ad un certo punto ritorna a venire, peggio di prima urlando come una pazza.
Io continuo fino a che non si tranquillizza e mi dice: “Si vede che sei bravissimo a leccarmela”
Io ringrazio e lei mi dice: “Da bravo ora, in cucina”
“Sì Signora”.
E mi appresto a cucinare, nudo.
Si cena con me nudo e chiacchierando come se fosse tutto normale. Al termine della cena riassetto e lavo i piatti, mentre lei si fa la doccia. Quando ho terminato m’invita a docciarmi pure io.
Entro in camera e lei indossa una sottoveste nera e mi dice:
“Ti stavo aspettando… vieni qui, avvicinati e fai il tuo dovere”
Io scendo ai suoi piedi nel letto e inizio a leccarla di nuovo con cura, fino a farla venire per bene.
Finito tutto la devo ripulire con la lingua.
Al termine mi dice: “Complimenti sei stato bravissimo. Buonanotte amore”
E io: “Non ti aspettavo così … anche se non mi hai fatto venire. mi hai fatto impazzire”
“Allora vedi che ti è servito? Dai, domani mattina ti farò finalmente felice notte amore…” mi dà un bacio dolce, si volta e si addormenta.Il giorno dopo quando ci svegliammo, io impazzivo dalla voglia.
Così le saltai letteralmente addosso.
Ci baciammo con foga: io nudo da tutto il giorno prima e lei con la sua sottoveste nera.
Ci toccavamo, ci accarezzavamo e io la baciavo e mordevo nel collo e le spalle sfilando piano piano quella sottoveste per lasciarla nuda e giocare con i suoi capezzoli.
Ero troppo voglioso, dato che il giorno prima non ero venuto, e arrivato sopra di lei stavo per penetrarla finché lei mi dice con voce suadente e vogliosa:
“Amore, ma non starai correndo un po’ troppo? Le cose vanno gustate!!!”
“Sì, certo, ma io sto impazzendo da ieri!!!!”
A questo punto lei prende il mio cazzo e inizia a muoverlo lentamente.
Io resto immobile a godermi il mio attimo come ipnotizzato.
Lei mi sussurra all’orecchio: “Visto che ci sei e che te la cavi molto bene, perché non dedichi prima un po’ di attenzioni a me scendendo la sotto? Ti prego ne ho bisogno…”
Io, come un automa, preso dalla voglia, mi ritrovo come nella stessa situazione del giorno prima e d’istinto rispondo con un lussurioso “Sì. Signora” e scendo giù …
Lecco per bene, mettendoci tutto me stesso come se fosse la cosa più importante del mondo, fino a quando non sento le sue gambe stringermi la testa e le sue mani premere con forza.
Sentendomi soffocare, premuto nella morsa in mezzo alle sue gambe, continuo con ancora più foga, fino a sentirla grondare e urlare dal piacere.
Piano piano allenta le gambe e le sue mani che fino a poco prima mi premevano forte la testa, prendono ad accarezzarmi facendomi sentire come un cane che ha fatto il bravo.
Solo allora io alzo la testa e lei, con sguardo compiaciuto e piacente, esclama:
“Sei stato bravissimo complimenti, sei veramente portato…”
Io a quelle parole mi alzo con tranquillità, ma anche con un po’ di spiazzamento chiedendo;
“Portato per cosa?”
“Come per cosa!?!? Per essere un bravo schiavetto!”
“schiavetto!?!? In che senso??? E come mai dici così?”
“Beh … alla mia richiesta sei sceso subito giù esclamando “Sì Signora” e hai fatto il tuo dovere! E poi non sei niente male nel leccarmela sai?”
Ricordo che a quelle parole ebbi la pelle d’oca, In fondo aveva ragione! Senza accorgermene avevo fatto tutto ciò che avevo fatto il giorno prima per gioco, però stavolta molto più spontaneamente.
Rammento che le dissi:
“Sì, hai ragione, è stato molto intrigante … ma mi puoi spiegare una cosa? Come mai fino ad ora tu non ti sei mai comportata così e lo hai fatto solo dopo 5 anni? A stento te la sei fatta leccare per tutto questo tempo e adesso ti trasformi così?”
“Dai, ti svelo un segreto … hai presente tutte le uscite che facciamo fra ragazze? In queste uscite non si parla solo di reality, musica, moda … quando sale l’alcool a volte si parla anche di sesso, di esperienze e di fantasie erotiche … e mentre io ero una delle tante che vedeva le situazioni come standard, una di noi invece aveva proprio questa fantasia; e quando la raccontava, piano piano ha fatto crescere questo tarlo anche nella mia testa, tanto che chiedevo incuriosita e lei poi mi ha mandato pure dei link di video a tema da guardarmi. Ed eccoci qua …, ora lo sai”
Io restai a bocca aperta. E chiesi, un po’ incuriosito:
“E questi video dove sono? Perché non me li hai mai fatti vedere? E come mai solo adesso hai fatto esplodere questa tua fantasia?”
“Dai, se fai da bravo per pranzo te li faccio vedere, va bene?”
Così dicendo prese e mi salì sopra, iniziando a baciarmi e sussurrandomi con voce calda nell’orecchio: “Ora ti scopo” e iniziò a cavalcarmi.
Cavoli! Era indemoniata e si muoveva con foga. Io, voglioso di sesso, l’afferravo e assecondavo con decisione il suo movimento, muovendomi a mia volta con sempre più forza fino a quando venni come un matto, un esplosione di orgasmo. Lei continuò a muoversi per un po’ fino a quando il mio cazzo non tornò in posizione di riposo.
Mi disse: “Ti è piaciuto vero? L’ho notato…”
“Ah sì? Hai notato come stavo impazzendo?”
“Sì … sì …” e con sguardo un divertito aggiunse: “però ho notato anche il tempo …”
E io con fare stupito chiesi: “In che senso?!?”
“Beh … stavolta sei durato sì e no 5 minuti prima di venire…”
Ero imbarazzatissimo e non sapevo veramente che rispondere ma lei mi diede una carezza e mi disse:
“Dai, per fortuna che hai pensato prima a me”
E così dicendo mi diede un bacio, poi si alzò e andò a farsi la doccia lasciandomi là, con un senso di umiliazione addosso.(continua)
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